di Armando Quaranta
Dove si trova, esattamente, l’amore? Con quali corde risuona? Attraverso quali istanze, liriche o psicosomatiche, ficcherà le unghie in noi, impossessandosi della nostra carne e della nostra anima? E quando arriverà l’inesorabile fine — perché sì, arriverà — su quale punto più vulnerabile si (ri)vendicherà? L’amore parla in noi, ci guida e ci fa deragliare, ma più nel senso di “Saw l’enigmista” che non di Jacques Prévert: una voce che consegna l’implacabile referto della comica patologia che non crediamo di essere. Anatomia delle occorrenze amorose, D’amore e d’altre schifezze è un viaggio tragicomico nel delirio, tra gioie che esplodono, dubbi che divampano e dolori che, a pensarci bene, non fanno poi così male.
direzione artistica Elisabetta Pozzi
drammaturgia sonora e coordinamento tecnico Daniele D’Angelo
con gli allievi del Master della Scuola di Recitazione “Mariangela Melato”