I pensieri di una giocatrice di volley che si prepara a entrare in campo. Lei che dialoga con il libro del Qoelet. Lei e i suoi muri, lei e la sua libertà. Lei e la sua identità così preziosa e così complessa, stretta tra i propri desideri e quel che desidera il mondo da lei.
Perché i muri che fanno più male non sono quelli del volley, e nemmeno quelli di cemento.