Torna Ascanio Celestini, il grande narratore del tempo presente, il testimone di una Italia raccontata con grande lucidità, con empatia sempre frammista di ironia e disincanto. Celestini continua dunque a tessere le fila di una poetica epopea popolare, fatta di marginalità e impegno sociale. Nel suo nuovo lavoro si interroga su un possibile, auspicabile “Museo Pasolini”. Spiega l’autore perché ha deciso di affrontare questa anomala prospettiva: «Come potrebbe essere questo Museo? In una teca potremmo mettere la sua prima poesia, di quei versi resta il ricordo di due parole, “rosignolo” e “verzura”. Con le testimonianze di uno storico, uno psicoanalista, uno scrittore, un lettore, un criminologo, un testimone che l’ha conosciuto, proviamo a rispondere
a qualche domanda: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Cosa dobbiamo cercare? Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo? In quale modo esporre Pier Paolo Pasolini?».
Mercoledì 15 dicembre ore 17.30 nel foyer del Teatro della Corte incotro su Pier Paolo Pasolini con Ascanio Celestini e Monica Biondi. Un dialogo sullo spettacolo e sulla mostra Pier Paolo Pasolini - non mi lascio commuovere dalle fotografie (Palazzo Ducale sino al 13 marzo 2022). Conduce Erica Manna, giornalista di Repubblica.
Ingresso libero. È necessario il super green pass.
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