Un’attrice che è un magma irriverente di energie pronte a deflagrare.
Una giovane donna che è una sorta di Alice sgangherata ma senza Bianconiglio a farle da guida. Un gioco teatrale sospeso tra l’autodiffamazione inquieta e un caustico, comico, dissacrante racconto di sé. Tutto questo, e molto altro è ALDST, acronimo che significa Al limite dello sputtanamento totale. Si getta senza rete, Viola Marietti, accompagnata solo dal dramaturg Matteo Gatta in un racconto che è autobiografico e pura invenzione, gioco al massacro e sospesa osservazione, una via di mezzo tra una standup comedy e il tragico flusso di coscienza di Sarah Kane. Con questo rap sulla vita, Marietti racconta di sé, della famiglia, di una generazione intera,
troppo intelligente per essere ancora illusa, troppo illusa per stare nella realtà, con i pensieri dei venti anni: estremi, futili, dolorosi, divertenti. Bellissimi.