E se invece del porto di New York fosse quello di Napoli? Forse il testo reso celebre dal film di Elia Kazan, vincitore di otto Oscar nel 1954, acquisterebbe forza e attualità. È così che Fronte del porto, nell’adattamento originale di Enrico Ianniello e con l’attenta regia di Alessandro Gassmann, arriva sulle scene italiane. Dopo Qualcuno volò sul nido del cuculo, Gassmann dirige di nuovo Daniele Russo nella riscrittura di una storia “cinematografica” trasposta nella Napoli dei primi anni Ottanta. «Credo che in questo momento in Italia – commenta il regista – non ci sia storia più
urgente da raccontare. Una comunità di lavoratori sottopagati e vessati dalla malavita trova attraverso il coraggio di un uomo, la forza di rialzare la testa e fare un passo verso la legalità, la giustizia, la libertà».