«Chi sono io? Chi siamo noi veramente?». Da questi interrogativi è partito il regista Andrea De Rosa nell'affrontare Solaris. Leggendo il romanzo scritto nel 1961 da Stanislaw Lem, diventato un celebre film con la regia di Andrej Tarkovskij, De Rosa ha colto in un'opera fantascientifica inusitate possibilità di comprensione del nostro tempo. «Quando ho letto Solaris – racconta il regista – mi ha colpito l’idea che gli esseri umani potessero essere il virus e che il pianeta fosse costretto a reagire e a difendersi dalla loro invasione. Solaris è un pianeta cosciente che cerca di comunicare con gli uomini materializzando i loro sogni sotto forma di fantasmi». È dunque un viaggio nell'inconscio, un confronto con le nostre paure e i nostri sogni e in quel “futuro come era”, immaginato negli anni Sessanta, c'è ancora molto di tutti noi.
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